domenica 27 luglio 2014

Un orologio per ciascuno

L'orologio rappresenta nell'immaginario comune un simbolo dello spazio occupato dall'uomo nel suo tempo, e ne scandisce la sua permanenza sul piano fisico attraverso il suo ticchettare.
Il tempo stesso degli orologi è per sua definizione un tempo imperfetto, cioè viziato da approssimazione che ne determina un anticipo o un ritardo, lieve o marcato, che non si può eliminare.

Esistono infiniti tipi di orologi: costosi e complicati, dall'aspetto pretenzioso e dalle meccaniche dozzinali, oppure dai movimenti sopraffini, o ancora economici, robusti, ma tutti sono accomunati sostanzialmente dalla loro non utilità sul piano reale. Questo perché l'orologio esprime un concetto, che può essere uno status sociale e economico, un modo di essere, uno stato d'animo, un ricordo di un affetto, ma anche raramente una reale necessità di utilizzo.

Alle sue origini l'orologio aveva una funzione nettamente pratica, non si avevano i ripetitori di tempo in ogni dove e su ogni oggetto da noi posseduto (come pc, telefoni cellulari etc..).
Chi alza il braccio per vedere l'ora è consapevole che potrebbe invece guardarla sull'icona in basso del proprio schermo, eppure sceglie di alzare il braccio per contemplare un quadrante fatto di materia fisica reale, consapevole che dietro di esso si celano,sempre uguali a se stessi, i giochi di ruote dentate, di movimenti circolari e di suoni ripetuti, i cui principi meccanici si perdono negli albori dell'età moderna.

Nel mondo maschile l'orologio rappresenta uno dei pochi gioielli che gli è permesso di portare, proprio per questo sono gli uomini i principali consumatori e collezionisti di orologi.
Un orologio da solo può evocare tutta la spensieratezza, l'avventura, la gioventù e le notti di divertimento, espressi da una foto, magari agli albori del technicolor, in cui si vede un giovane playboy che sfreccia a bordo di una rombante e scintillante fuoriserie, al cui polso si può intravede il modello di una nota marca di orologi.
Oggi l'affermato professionista nelle lunghe notti lavorative, nella solitudine della sua scrivania, tra uno sbadiglio e l'altro, alzerà il polso e contemplerà il suo amato segnatempo, lo stesso modello di orologio della foto, per fuggire con la mente in una notturna e festante Saint Tropez della sua allegra giovinezza immaginaria o reale.

Chi ama e colleziona orologi lo fa perché ama esprimersi e parlare attraverso di essi, ama le loro complicazioni e le loro forme e in molti casi ne conosce le caratteristiche tecniche ed il funzionamento; in altri casi si perde nel labirinto di linee, abbinamenti cromatici, e concetti più o meno confusi che non lo appagheranno mai.




    
Fonte Foto: http://rolexblog.blogspot.it/2001_02_01_archive.html
Steve McQueen


http://myvanityblog.blogspot.it/2010/06/like-bb-impossibile-dimenticarla-vero.html
Brigitte Bardot

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