lunedì 28 luglio 2014

Chi è dottor Orologio?

Mi presento: sono Giuliano un architetto romano di 40 anni appassionato di orologeria, che ha deciso di approfondire a livello amatoriale (spero anche oltre), questo attraverso i corsi del maestro Gianluca Macchioni che ringrazio per avermi preparato a questo mestiere con chiarezza e semplicità, insegnandomi a mantenere un approccio umile e privo di ogni giudizio precostituito.

Ogni orologio rappresenta il terreno di una sfida, dove l'orologiaio si confronta con il movimento, tutto ciò in uno spazio ridottissimo di 30 mm di diametro (quando va bene): dietro la meccanica più elementare si possono nascondere pericoli e difficoltà, l'intervento più semplice può rivelare sconcertanti verità riguardanti le meccaniche dell' orologio... o viceversa l'intervento mai effettuato prima, se affrontato con lucidità e attenzione si può rivelare sorprendentemente facile e veloce.

Nella fase iniziale successi e distruzioni sono all'ordine del giorno, bisogna tener duro imparare dagli errori senza troppi drammi, provare e riprovare con determinazione, senza mai perdere di leggerezza... ma soprattutto vale la grande massima: se un operazione non ti riesce dopo tre tentativi, bisogna tirare un sospiro e distrarsi pensando ad altro... dopo e solo dopo capire se quello che si sta facendo può essere fatto in modo diverso... dopodiché si può tornare a provare il montaggio...
Naturalmente si fa tutto per gradi: prima i movimenti semplici ed economici e poi via via che si acquisisce abilità si potrà arrivare a movimenti complicati; tuttavia ad un certo punto si arriva necessariamente ad un bivio: affrontare o non affrontare l'orologio di lusso ed eventualmente come farlo.

Il termine dottore non vuole avere nessuna affezione accademica, ma indica semplicemente la mia attitudine a soccorrere le meccaniche non funzionanti, consapevole dei propri limiti, ma anche ben conscio delle mie capacità operative e del mio metodo di lavoro derivanti dalle mie esperienze di vita nell'architettura.

Sono quindi passato da soggetto passivo consumatore di orologi, a attivo soggetto riparatore, in questo modo sono riuscito a ridurre tangibilmente la mia smania collezionistica, concentrandomi sui contenuti degli dei movimenti dei segnatempo, trascendendo da quello che i grandi marchi mondiali di costruttori o assemblatori vogliono farti vedere e desiderare. Studiando l'orologeria invece si può avere una visione d'insieme oggettiva e non emozionale del singolo pezzo, fatta solo attraverso le caratteristiche del meccanismo senza perderne di vista il suo percorso evolutivo (spesso molti movimenti rappresentano delle evoluzioni di movimenti originari vecchi di quarantanni ).

L'intenditore di orologi è perfettamente consapevole che un prezzo elevato non fa necessariamente un orologio degno di una collezione prestigiosa, né tanto meno ne decreta una esclusività meccanica e ingegneristica; tuttavia spesso il prezzo costituisce una condizione necessaria dalla quale non si può prescindere, sia alto o basso che sia esso diventerà il nostro metro di possibilità collezionistica.
D'altro canto è anche vero che se si vogliono possedere orologi, che abbiano blasoni importanti, caratteristiche tecniche di pregio, o scarsa diffusione, o ancora essendo appartenuti a personaggi importanti, si devono spendere necessariamente cifre considerevoli.
Una domanda però viene spontanea:
ma questi contenuti sono veramente indispensabili nella vita di tutti i giorni?
No, la risposta è no... le meccaniche raffinate esistono solo per soddisfare le nostre vanità e non i nostri bisogni.
Infatti smontando meccanismi automatici da poche centinaia di euro,si può rimanere stupefatti dalle elevate finiture di quadranti e casse, spesso dotati di movimenti umili e esteticamente brutti , che però svolgono il loro lavoro in maniera impeccabile. E ancora esistono orologi al quarzo del valore poche decine di euro euro dotati di efficientissimi con movimenti standardizzati collaudati e precisissimi, che possono tranquillamente rivaleggiare con orologi dalle raffinatissime meccaniche da un milione di euro. Un milione di euro contro qualche decina euro e l'unica cosa in comune è che segnano entrambi il tempo, e che sono entrambi molto precisi ...

La vera differenza tra un orologio lusso estremo e un orologio estremamente economico, sta nel come si affronta il nostro tempo, il tempo è come se fosse una tempesta: la si può affrontare chiusi in una asettica capsula senza percepire nulla (orologio al quarzo) oppure la si può affrontare eroicamente in groppa ad un magnifico e poderoso destriero avvolti da una meravigliosa armatura in titanio (orologio dalla meccanica raffinatissima), in modo da sentire la tempesta sempre addosso, con la certezza di padroneggiarla secondo dopo secondo.
Scriveva qualche tempo fa Nietzsche sul fatto di come la gioia nell'uomo moderno significhi sentire crescere dentro di sé la propria potenza.


Calibro Citizen 8200 A, calibro economico, padre dell'attuale e diffusissimo Cal 8203 A

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